domenica 24 aprile 2011

La tigre



Ruggiva la tigre
e quel suono fendeva nel buio la tela di ragno
dolenti giungevan lontane voci di donne
ma ancor più era il pianto di bimbe a ferire un ghiaccio cielo stellato.

Ruggiva - la tigre
le fauci affondate nella muta sabbia impietrita
gli artigli ritratti
il morbido manto come fredda nera ossidiana.

Ruggiva - impotente
sapeva lo scempio dei corpi
sapeva la spada, che come ingannevole fiamma lambiva gli incanti
bruciava sogni nei letti
e, come animale che preda, sangue e acque ghermiva.

Ruggiva
quel sorgere roco di un suono dal fondo del ventre
portava una lingua lontana, parlata nel buio sommesso d’una gravida stella.
Da una psiche di femmina che viaggia lassù nel cielo stellato
quel suono ruggiva
e, tracciando nell’aria un sentiero, il messaggio VIBRAVA.










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