domenica 7 marzo 2010

Eppure, eppure sia













mi volto verso me stessa
e insemino
il mio quotidiano.
Solo io lo posso fare
fecondare la semente indivisa di me stessa
alitando
su ciò che ogni istante vivo








Archè

Sia
la dolcezza sia.

I pensieri nuovi
sono
i nostri vecchi sogni
rimossi, rinunciati
ridotti, non perseguiti
non insistiti

non creduti.

I nostri sogni sono
le nostre superbie
orgogli privilegi,
tutto ciò in cui volevamo
essere unici speciali
esclusivi
regali

il meglio di noi.

Invece…
ci siamo ridotti servi
poveri tra i poveri
per paura di essere
il tanto
il tutto che,
comunque, siamo.


novembre 2003




***




Mani di cristallo

Mani di cristallo
tra un po’
mani di pietra

le tue
amore mio
fatto crisalide
tra i fiori bianchi del mio Sogno.

Mani di pietra
tra un po’
cortecce inaridite, lontane
quasi incapaci ormai
di risvegliare la mia pelle.

Le correnti tumultuose di me
le conoscevi?
Dì, davvero le conoscevi
o ero io che vedevo trame fatate
dove solo c’era un cieco turbinare?

Sì, tu
a tendermi le mani, oltre…

e sono uscita dall’ isola.


14 agosto 2004




***




Verso la Sorgente

Cado sì
scendo, per darmi a me stessa.
L’abbandono
a tempi e spazi inconsueti
imprevisti.

Abdicare all’io
per lasciarsi raccogliere dall’Anima.

Davanti al sole
farmi ascolto
essere nutrita.


24 agosto 2004




***




Guardando l’isola

Questa terra forte
roccia che si lancia
nel mare aperto.

Vibrazione tesa
intensa
che si dà.

Un orgasmo della terra.


24 dicembre 2003




***




Terra

Questa è la mia terra
questo Pianto è la mia terra.

Terra da riscattare
terra già redenta.

Terra mai stata schiava
mai vinta.

Terra libera
la mia femmina.


27 febbraio 2004





***




Scolpire

Vedo…
scolpirmi.

Dentro me
colpi inferti con decisione, forza e maestria
per aprire un cunicolo nuovo

e mi chiedo:
perché ancora così crudamente?
Perché ancora una lama forte e accesa
per andare a esplorarmi e costruirmi?

Poi capisco
intuisco la Presenza, ancora indefinita
nascosta,
una, con il blocco di marmo.

Ecco, i primi colpi sul grezzo del masso
per liberare l’idea
i colpi d’urto, grossolani
forti, per staccare i pezzi esterni
e avvicinarmi a ciò che sarà la prima sagoma.

Primi nuovi passi dentro me
primo abbozzo di una parte di me che vuole esistere,
ora con premura.

Poi, quando già sarò in quel “dove” scelto
quando sarò quella figura,
già decisa,
passerò agli scalpellini, alle lime
alle carezze della levigatura e lucidatura.

Parlerò teneramente, a lungo, con me stessa
nella nuova forma…
e mi darò ancora un nome.


25 gennaio 2004




***




Chi siamo

I figli muoiono
perché
noi conserviamo le nostre morti.

Figli
fedeli alla vita
costruiscono i nostri sogni

costruiscono,
liberi dal giudizio,
i nostri sogni rinunciati.

Un attimo è bastato
per pensare impossibile
il sogno di me:
un dono, un’estasi
un amore rinunciato.

Un “no”
alla potenza della Vita
un parto del mio cuore
non creduto
che l’Amore ha riscattato e realizzato
nei Cieli dell’uomo.


8 febbraio 2004




***




da Pierrot a Pulcinella

Lacrime
alzano il sipario della vita
la tua tristezza insistente e irresoluta
scava il disincanto.

Anima
che si costringe a restare bambina.
Diventa
un’immagine Pierrot, non un volto!

Diventa la Forza
che in ciascuno di noi
apre
senza remissione, la scena
sulla verità del proprio cuore.

Ma nessun uomo
conceda più
il suo corpo e il suo cuore
alla rassegnazione e al pianto.

Il sipario
toccare la consapevolezza
che io e solo io
costruisco la scena e i personaggi.

Nella vita
al centro di ogni scena
c’è un Pulcinella.

Fame
di ilarità, di ironia
leggerezza, disinvoltura.

Fede
“Sono un gioco
un sorriso
sul palcoscenico del mondo”.


7 febbraio 2004




***




FIAT … ovvero essere creatori

“e poi fu sera e poi fu mattina
e Dio vide che ciò era buono”…

… Chi sono
in questo sguardo che plana
mentre sto
piantata nel Cuore del Mondo?

Vedo dentro me:
distese luminose
prati assolati
colline verdi.

Sento in me:
scrosci d’acqua
suoni… carezze
caldo e freddo
tepori.

Li riconosco
sono i miei desideri
i sogni, gli amori
tutte le gioie che mi sono data.

Un mondo
un universo
semi
che si sgranano dal mio seno.

Visioni di me contemplate
credute
pensate
chieste al mio cuore
ora godute.


tutta l’esistenza
il Fiat
alla Mia Creazione.


5 marzo 2004




***




Il Nome

Il nostro Nome
sta in fondo a parole
non dette
parole
che non abbiamo il coraggio di dire.

Nome muto
assiderato, oscuro
occulto.
Nome magico, variopinto.

Nome
urlo senza voce
suono senza corda di campana
secchio senza catena arido sul pozzo.

Lasciarsi rintoccare dalla brezza
lasciarsi attingere nell’anima.


3 maggio 2004




***




Il Dio di domani

È sera
anzi è notte
e cerco Dio.

Io, che passo i miei giorni
a demolire Dei
pensieri sacri e religioni.
Sì, io
appagata, benedetta
saziata
dalla mia pace
cerco Dio

So che Dio
è una Parte di me
ecco, sto creando
un nuovo Dio.

Ecco
sto creando Dio
sto creando la legittimazione
ad essere ciò che da sempre sono,
ciò che di me progetto.

Sto creando l’universo di risorse
che sempre m’ aspetto da Dio.
Sono in me
esse sono quell’universo che Sono.

Sto creando il Dio di domani.


20 maggio 2004




***




A casa

Quando è tempo, è tempo
adesso è tempo
è tempo
tempo

folgore, esplosione
potenza dell’io e dell’utero.
Dolce dormire, poi
tra le mie coltri di carne
di pensieri amorevoli
di sensazioni sciolte e permesse.

È tempo di issarci,
vela bianca nell’azzurro
profondo acerbo promettente,
caparbiamente voluto.

È tempo
di fare l’alba
con lui
di lasciar uscire parole d’amore
di lasciar muovere tenerezze,

tempo di piacevolezze
di frutti
di lasciar andare il trattenuto
e Vivere!

Cesti casse bauli vagoni
navi pianeti stelle
galassie di amore baci dolcezze.

La mia Via Lattea di tenerezza.


20 luglio 2004




***




Sull’aia

Il sole irriverente indora quest’aia
vissuta e operosa.

Ciascuno a suo modo s’ingegna a trovarvi
abbondanza e senso.

Palcoscenico del mondo dotato di saggezza:
gli animali del mio cortile
inabissato dalla psiche nell’oblio del tempo,
ora ritrovato.

Starnazzare, pigolare, gloglottare, grugnire, muggire, abbaiare, cantare
tubare, copulare, covare, allattare

dare vita al mondo: sole, vento fecondo, istinti, odori profumati

energie intelligenti della mia terra.


8 settembre 2004
















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